
Innanzitutto, la personalità riguarda soprattutto ciò che uno “è” piuttosto che ciò che uno “ha”, inteso come disturbo. NON PARLEREMO DUNQUE DI DIPENDENZE!
Affronteremo piuttosto il particolare modo di essere, di pensare, di difendersi e di fare esperienza di sé e degli altri tipico di quegli individui con una personalità definita come dipendente.
Gli individui con una personalità dipendente tendono a definire sé stessi in relazione alle altre persone e ricercano sicurezza o soddisfazione nei contesti interpersonali. Solitamente iniziano a non essere sereni quando qualcosa non funziona nella loro principale relazione di attaccamento.
Nelle relazioni cercano cura e sostegno e tendono a ritrovarsi nel ruolo della persona “sottomessa”; percependosi come incapaci e inadeguati e vedendo gli altri come forti e potenti.
A livello emotivo, gli capita spesso di sperimentare ansia da prestazione temendo le critiche o di essere abbandonati. Spesso di sentono deboli e sentono di subite le cose che gli capitano, mostrandosi passivi più che assertivi, lasciandosi facilmente influenzare dagli altri. É possibile che questo possa generare risentimento e vissuti di rabbia difficile però da riconoscere e/o esprimere.
Cosa può accadere in questi casi?
Un’importante variante delle personalità dipendenti è costituita da quegli individui che mostrano modalità definite passivo-aggressive. La loro aggressività negata, e per questo non espressa direttamente, tende a suscitare negli altri risposte “maltrattanti” che contribuiscono a perpetuare un circolo vizioso: “L’altro si comporta con me in modo ostile e questo alimenta i miei sentimenti rabbiosi espressi con modalità passivo-aggressive… ma era stato proprio il mio iniziale risentimento sotterraneo a innescare questa dinamica!!”
Potremmo definirlo il famoso “cane che si morde la coda”!
Ma attenzione!
Alle volte la personalità dipendente può essere anche mascherata in una sua manifestazione “opposta” definita contro-dipendente.
In questi casi, un reale ed intenso bisogno di dipendenza viene escluso dalla consapevolezza e quindi negato.
Il loro stile di personalità è dunque ancora di tipo dipendente, ma mascherato da una sorta di “pseudo indipendenza”.
Nelle relazioni sono quegli individui che si definiscono come “quelli da cui gli altri dipendono” mostrandosi fieri della loro capacità di prendersi cura di se stessi.
Gli individui contro-dipendenti tendono a sminuire l’espressione dei bisogni e delle emozioni, criticando e rinnegando ogni manifestazione di vulnerabilità emotiva sia in se stessi sia negli altri.
Alle volte capita che mantengano qualche area segreta di dipendenza (da una sostanza, un partner, una figura d’autorità, un’ideologia). Altri, invece, possono ammalarsi o provocarsi dei danni in modo da avere una giustificazione “legittima” affinché gli altri si prendano cura di loro.
Vi siete mai chiesti per quale motivo delle persone che si definiscono “indipendenti” si ritrovano spesso incastrati in relazioni con persone fortemente dipendenti affermando spesso di sentirsi “mancare l’aria”?
Fonte: Lingiardi V., McWilliams N. (2017) “Manuale Diagnostico Psicodinamico PDM-2 (Seconda Edizione)”, Raffaello Cortina Editore, Milano, Italia.
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