Gli individui con una personalità evitante possono apparire timidi e riservati, risultando spesso inibiti e presentando difficoltà nel capire e parlare di come si sentono, così come nel prendere decisioni.

Le personalità evitanti mostrano grandi difficoltà a riconoscere i pensieri connessi a propri stati ansiosi presenti, differentemente dalle persone ansiose, consapevoli invece della loro quotidiana condizione di ansia poichè difficilmente contenibile.

In realtà, gli individui con una personalità evitante tendono a provare ansia nelle attività della vita sperimentando spesso paura e preoccupazione e per tali motivi cercano di evitare situazioni che gli suscitano un senso di pericolo. Spesso, le ansie sono legate a specifici oggetti e situazioni, come ad esempio la relazione con l’altro, senza avere idee chiare di cosa li spaventi davvero. 

In generale gli individui con personalità evitanti, nonostante questo venga spesso negato, avvertono sotterraneamente la loro costante condizione di ansia e apprensione e anche per questo si ritrovano spesso con la sensazione di fallimento dei loro tentativi di proteggersi per ridurre e gestire tali sentimenti, potendosi sentire inferiori ed inadeguati.

Alcuni studi hanno dimostrato come individui che presentano ansia caratteriale siano stati probabilmente ansiosi fin da bambini ciò anche a causa di esperienze con figure accudenti pervase da personali difficoltà ed ansie tali da non permettere di tranquillizzare il bambino e farlo sentire al sicuro.

Estremizzando:

Cosa pensano di se stessi le personalità evitanti?
Sono in costante pericolo e devo fare di tutto per evitarlo”.

Cosa pensano degli altri le personalità evitanti?
“Gli altri sono o una fonte di pericolo o dei protettori salvifici”.

Ricordiamo che la personalità riguarda soprattutto ciò che uno “è” piuttosto che ciò che uno “ha”, inteso come disturbo ma piuttosto il particolare modo di essere, di pensare, di difendersi e di fare esperienza di sé e degli altri tipico di quegli individui con una personalità definita come evitante.

 

Fonte: Lingiardi V., McWilliams N. (2017) “Manuale Diagnostico Psicodinamico PDM-2 (Seconda Edizione)”, Raffaello Cortina Editore, Milano, Italia.

 

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