Quando si parla di personalità si vuole intendere ciò che una persona “è”, piuttosto che ciò che si “ha”; in questo caso si parlerebbe infatti di disturbo. 
NON PARLEREMO QUINDI DI DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO!
Affronteremo piuttosto il particolare modo di essere, di pensare, di difendersi e di fare esperienza di sé e degli altri tipico di quegli individui con una personalità definita come ossessivo-compulsiva. 

Le personalità ossessivo-compulsivo seguono le regole in maniera letterale, si perdono nei dettagli e fanno fatica a prendere decisioni perché vogliono fare le cose alla perfezione. Tendono ad essere eccessivamente scrupolose e hanno difficoltà a rilassarsi, scherzare e vivere un’intimità autentica. 

Tendono ad essere rigide e molto controllate sul piano delle emozioni. Infatti, quando si ritrovano a fare i conti con possibili emozioni o desideri che sentono di non poter controllare attivano un atteggiamento severo verso se stessi e gli altri e cercano in tutti i modi di razionalizzare quanto sta succedendo. 

Tali individui, quindi, tendono a vedersi come logici e razionali, non influenzabili dalle emozioni. Se si prova a chiedere loro come si sentano è probabile che rispondano dicendo cosa pensano. Sembra vincere in loro la testa, piuttosto che il cuore!

Questo atteggiamento così rigido porta le personalità ossessivo-compulsive a preoccuparsi molto dell’ordine, dell’organizzazione e della programmazione in maniera dettagliata della loro vita. Inoltre, tali individui dedicano molto tempo al lavoro, tralasciando spesso le relazioni e il tempo libero.

Sotto questa facciata di “ordine, rigore e disciplina”, tipica delle personalità ossessivo-compulsive, sembra nascondersi una preoccupazione relativa a cosa potrebbe significare per loro perdere il controllo

Si sentono combattuti nel pensare che lasciarsi andare potrebbe portarli o al doversi sottomettere alle richieste degli altri o al doversi ribellare contro chi gli sta intorno. Nel primo caso potrebbero nascere in loro sentimenti di rabbia e vergogna; nel secondo, invece, paura che possano esserci delle conseguenze alle loro azioni. In generale temono di non riuscire a gestire eventuali impulsi di tipo aggressivo e per tale motivo scelgono di non dare spazio alla propria impulsività.

Prima di concludere va detto che le personalità ossessivo-compulsive sono dette tali perché presentano atteggiamenti sia appartenenti allo stile ossessivo che a quello compulsivo. Può succedere che vi siano individui con personalità più marcatamente ossessive e altri con personalità più marcatamente compulsive. 

Le personalità ossessive tendono a “vivere dentro la propria testa”: passano il tempo a pensare, ragionare, giudicare e dubitare. 

Le personalità compulsive passano la maggior parte del tempo a “fare e disfare”: puliscono, accumulano, riordinano.  

Entrambi tali stili di personalità condividono le preoccupazioni poco più su spiegate e per questo motivo tendono, generalmente, ad esistere nelle personalità ossessivo-compulsive in maniera concatenata.

 

Fonte: Lingiardi V., McWilliams N. (2017) “Manuale Diagnostico Psicodinamico PDM-2 (Seconda Edizione)”, Raffaello Cortina Editore, Milano, Italia.

 

 

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