Valutazione del funzionamento familiare

Quale idea di famiglia?

La famiglia, ognuna con le proprie regole, confini, miti ed equilibri, è il punto di partenza sul quale l’individuo poggia le basi per la costruzione della propria identità.

La famiglia come oggetto di analisi 

Nel corso degli anni cinquanta, numerosi studi hanno evidenziato come il comportamento di un membro della famiglia influenza ed è a sua volta influenzato dal comportamento di tutti gli altri componenti.

Secondo questo principio è dunque possibile ritenere che il problema del singolo ha a che vedere con le dinamiche relazionali dell’intero sistema e può così esprimere un disagio che appartiene, appunto, a tutto il nucleo familiare.

La possibilità di osservare direttamente tanto il singolo quanto il contesto dei rapporti significativi all’interno dei quali egli è inserito, fornisce una differente chiave di lettura che permette di avere una visione maggiormente approfondita della persona e della sua problematica.

In cosa consiste la valutazione del funzionamento familiare?

Le relazioni familiari possano avere dunque un ruolo significativo rispetto alle difficoltà e ai disturbi psicopatologici del singolo.
Questo significa che da un lato le dinamiche familiari possono determinare l’origine o amplificare le manifestazioni di un disagio presentato da uno dei membri; allo stesso tempo però  possono anche esserne la cura grazie all’aiuto e alla collaborazione dell’intero sistema.

La valutazione del funzionamento familiare consiste nella possibilità di osservare le modalità relazionali e le dinamiche presenti nel gruppo famiglia, cogliendone il clima emotivo presente ed indagando le rappresentazioni, le credenze ed i valori interni ad esso.
Il tutto ha in questa sede lo scopo di fornire una lettura relazionale della sintomatologia presentata, fornendo così informazioni preziose rispetto ai rapporti ed ai bisogni dell’intero contesto familiare, permettendo di indagare come e se questo può influire sulla problematica. Inoltre, l’intervento terapeutico può essere così pensato anche sulla possibilità di lavorare sugli equilibri disfunzionali presenti che hanno determinato l’emergere o il mantenersi dei sintomi che vanno ad alterare la serenità della persona.

Il sintomo, la diagnosi ed il trattamento possono così essere pensati anche in un’ottica relazionale.

Secondo la nostra visione, fondamentale risulta inoltre la possibilità che la lettura relazionale possa essere poi integrata con la lettura intrapsichica dell’individuo.
Questo, oltre ad essere funzionale all’approccio interno del professionista, risulta per noi importante al fine di poter effettuare, quando ritenuto necessario, un lavoro in equipe dato dall’integrazione di due differenti tipi di intervento: la terapia familiare e la terapia individuale.

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